1927 ROMA Ist. Centr. Statistica Indagine poveri Regno

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20 ottobre 1927
ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA DEL REGNO D'ITALIA
ROMA

INDAGINE SUI POVERI DEL REGNO


Lettera circolare del Direttore Generale dell'Istituto Centrale di Statistica, Santino Verratti, a tutti i Podestà del Regno:
``...Per corrispondere al desiderio espresso da S.E. il Capo del Governo, di conoscere quanta e come sia composta la popolazione cui sono rivolte le provvidenze dell'assistenza e beneficenza pubblica e privata...la parte relativa alla spesa che il Comune sostiene per assistenza e beneficenza ai poveri deve essere desunta dai bilanci consuntivi…''.

Interessante testimonianza delle numerose indagini statistiche condotte dalla burocrazia del Ventennio.

In mediocri condizioni (vari ingiallimenti)
1 pagina

Documento d'epoca, originale, autentico.

NOTA DEL CONTESTUALIZZATORE
L'Istituto Centrale d Statistica del Regno d'Italia fu fondato il 9 luglio 1926 con la legge n. 1162, che prevedeva che i servizi della Direzione Generale della Statistica (che esisteva fin dal 1862) fossero sottratti alla competenza del Ministero dell'Economia Nazionale e affidati al nuovo Istituto di Stato, del tutto autonomo.
Secondo quando prescritto dalla legge, era compito dell'Istituto compilare e diffondere ``statistiche generali e speciali interessanti l'amministrazione dello Stato''; pubblicare periodicamente un Bollettino e un Annuario Statistico; eseguire, su ordine del Governo, indagini statistiche per conto di associazioni o enti; coordinare le indagini e le pubblicazioni statistiche del Regno; promuovere gli studi statistici ``anche con l'istituzione di borse di studio e mediante concorsi a premi''.
L'Istituto fu un organo fondamentale del Regime fascista, che fece della statistica un'importante strumento di governo e di propaganda.


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20 ottobre 1927
ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA DEL REGNO D'ITALIA
ROMA

INDAGINE SUI POVERI DEL REGNO


Lettera circolare del Direttore Generale dell'Istituto Centrale di Statistica, Santino Verratti, a tutti i Podestà del Regno:
``...Per corrispondere al desiderio espresso da S.E. il Capo del Governo, di conoscere quanta e come sia composta la popolazione cui sono rivolte le provvidenze dell'assistenza e beneficenza pubblica e privata...la parte relativa alla spesa che il Comune sostiene per assistenza e beneficenza ai poveri deve essere desunta dai bilanci consuntivi…''.

Interessante testimonianza delle numerose indagini statistiche condotte dalla burocrazia del Ventennio.

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Documento d'epoca, originale, autentico.

NOTA DEL CONTESTUALIZZATORE
L'Istituto Centrale d Statistica del Regno d'Italia fu fondato il 9 luglio 1926 con la legge n. 1162, che prevedeva che i servizi della Direzione Generale della Statistica (che esisteva fin dal 1862) fossero sottratti alla competenza del Ministero dell'Economia Nazionale e affidati al nuovo Istituto di Stato, del tutto autonomo.
Secondo quando prescritto dalla legge, era compito dell'Istituto compilare e diffondere ``statistiche generali e speciali interessanti l'amministrazione dello Stato''; pubblicare periodicamente un Bollettino e un Annuario Statistico; eseguire, su ordine del Governo, indagini statistiche per conto di associazioni o enti; coordinare le indagini e le pubblicazioni statistiche del Regno; promuovere gli studi statistici ``anche con l'istituzione di borse di studio e mediante concorsi a premi''.
L'Istituto fu un organo fondamentale del Regime fascista, che fece della statistica un'importante strumento di governo e di propaganda.