1942 FIRENZE Piero BARGELLINI biglietto firma AUTOGRAFA

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23 dicembre 1942
FIRENZE

AUTOGRAFO PIERO BARGELLINI


Biglietto indirizzato al sig. Garello di Torino per comunicare la mancata recensione di un'opera che era stata inviata alla redazione de 'Il Frontespizio'.
Firma autografa del direttore Piero Bargellini.

Documento d'epoca, originale, autentico.

NOTA BIOGRAFICA
Piero Bargellini (Firenze, 5 agosto 1897 - Firenze, 28 febbraio 1980) è stato uno scrittore e politico italiano, sindaco di Firenze durante l'alluvione del 1966.
Nato nel 1897 in una famiglia benestante, iniziò la sua formazione in scuole tecniche, seguendo l'indirizzo ed i consigli del padre, che era ingegnere dell'Istituto geografico militare.
Durante la Grande Guerra fu sottotenente del 19° Artiglieria di campagna e si distinse per il suo coraggio. Abbandonata l'università, ottenne l'abilitazione magistrale. Maestro elementare, poi direttore didattico, nel 1937 fu nominato, per meriti eccezionali, ispettore centrale del ministero dell'Educazione Nazionale, incarico che lasciò nel 1948.
Raggiunse una certa notorietà con le sue prime opere: Fra Diavolo (1932) e San Bernardino da Siena (1933). Bargellini fu anche un vivace animatore del dibattito culturale: dopo aver fondato e diretto dal 1923 il Calendario dei pensieri e delle pratiche solari, nel 1929 fondò la ben più importante Frontespizio, rivista cattolica di cultura e apologetica di cui fu direttore e ispiratore fino al 1938. Carlo Betocchi e Nicola Lisi furono i primi collaboratori. Per essa scrissero autori del calibro di Mario Luzi, lo stesso Betocchi, Carlo Bo e don Giuseppe De Luca.
Dopo aver lasciato la direzione della rivista (che venne chiusa nel 1940) si occupò soprattutto di divulgazione popolare. S'interessò in particolare di storia e di arte e dedicò gran parte delle sue pubblicazioni alla carissima città di Firenze, che fece conoscere e amare anche agli stessi fiorentini. Si dedicò inoltre alla redazione di molti testi scolastici e didattici ed approfondì le sue vaste conoscenze letterarie, confluite poi nell'opera in due volumi Pian dei Giullari, panorama storico della letteratura italiana (1946-1950).
Iscritto al Partito Fascista e costretto talvolta a collaborare col periodico La difesa della razza, accolse però spesso e volentieri sulle pagine del Frontespizio scritti che criticavano la filosofia del regime, fino all'articolo di Papini Razzia dei Razzisti (dicembre 1934), dura reprimenda di ogni discriminazione.
Dopo la guerra Bargellini aderì alla Democrazia cristiana.
Nel 1966 fu eletto sindaco di Firenze, rimanendo in carica fino all'anno successivo (1967). Affrontò con coraggio i giorni difficili dell'alluvione. È infatti ricordato da tutti come il "Sindaco dell'alluvione".
La sua vicenda politica proseguì in Parlamento: nel 1968 in Senato e nel 1972 alla Camera dei Deputati.
Morì nel 1980.

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23 dicembre 1942
FIRENZE

AUTOGRAFO PIERO BARGELLINI


Biglietto indirizzato al sig. Garello di Torino per comunicare la mancata recensione di un'opera che era stata inviata alla redazione de 'Il Frontespizio'.
Firma autografa del direttore Piero Bargellini.

Documento d'epoca, originale, autentico.

NOTA BIOGRAFICA
Piero Bargellini (Firenze, 5 agosto 1897 - Firenze, 28 febbraio 1980) è stato uno scrittore e politico italiano, sindaco di Firenze durante l'alluvione del 1966.
Nato nel 1897 in una famiglia benestante, iniziò la sua formazione in scuole tecniche, seguendo l'indirizzo ed i consigli del padre, che era ingegnere dell'Istituto geografico militare.
Durante la Grande Guerra fu sottotenente del 19° Artiglieria di campagna e si distinse per il suo coraggio. Abbandonata l'università, ottenne l'abilitazione magistrale. Maestro elementare, poi direttore didattico, nel 1937 fu nominato, per meriti eccezionali, ispettore centrale del ministero dell'Educazione Nazionale, incarico che lasciò nel 1948.
Raggiunse una certa notorietà con le sue prime opere: Fra Diavolo (1932) e San Bernardino da Siena (1933). Bargellini fu anche un vivace animatore del dibattito culturale: dopo aver fondato e diretto dal 1923 il Calendario dei pensieri e delle pratiche solari, nel 1929 fondò la ben più importante Frontespizio, rivista cattolica di cultura e apologetica di cui fu direttore e ispiratore fino al 1938. Carlo Betocchi e Nicola Lisi furono i primi collaboratori. Per essa scrissero autori del calibro di Mario Luzi, lo stesso Betocchi, Carlo Bo e don Giuseppe De Luca.
Dopo aver lasciato la direzione della rivista (che venne chiusa nel 1940) si occupò soprattutto di divulgazione popolare. S'interessò in particolare di storia e di arte e dedicò gran parte delle sue pubblicazioni alla carissima città di Firenze, che fece conoscere e amare anche agli stessi fiorentini. Si dedicò inoltre alla redazione di molti testi scolastici e didattici ed approfondì le sue vaste conoscenze letterarie, confluite poi nell'opera in due volumi Pian dei Giullari, panorama storico della letteratura italiana (1946-1950).
Iscritto al Partito Fascista e costretto talvolta a collaborare col periodico La difesa della razza, accolse però spesso e volentieri sulle pagine del Frontespizio scritti che criticavano la filosofia del regime, fino all'articolo di Papini Razzia dei Razzisti (dicembre 1934), dura reprimenda di ogni discriminazione.
Dopo la guerra Bargellini aderì alla Democrazia cristiana.
Nel 1966 fu eletto sindaco di Firenze, rimanendo in carica fino all'anno successivo (1967). Affrontò con coraggio i giorni difficili dell'alluvione. È infatti ricordato da tutti come il "Sindaco dell'alluvione".
La sua vicenda politica proseguì in Parlamento: nel 1968 in Senato e nel 1972 alla Camera dei Deputati.
Morì nel 1980.