1940 ROMA Traut STREIFF FAGGIONI Anton Giulio BRAGAGLIA
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ROMA
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TRAUT STREIFF FAGGIONI E ANTON GIULIO BRAGAGLIA
Lettera su carta intestata del Ministero della Cultura Popolare, verosimilmente di mano del Direttore Generale per il Teatro, al pittore e scenografo Giocondo "Goghi" Faggioni, marito della danzatrice Traut Streiff Faggioni, per informarlo sull'ottima impressione fatta dall'esibizione romana della moglie su Anton Giulio Bragaglia della moglie e scambiare qualche consiglio musicale:
"... Se la sua modestia gliel'avesse impedito ti dirò che Bragaglia (ed io, che l'ho vista danzare per la prima volta, con lui) ne ha riportato una favorevolissima impressione sia per la tecnica, sia per la espressività, sia per la purezza dei ritmi coreografici - c'è sempre il segno di una intelligenza sensibile, armoniosa ed equilibrata... Traut mi aveva chiesto qualche indicazione di musiche moderne italiane per pianoforte... non c'è molta abbondanza di tali pezzi... Bisognerebbe quindi che Traut mi mandasse un elenco delle composizioni delle sue danze...".
In buone condizioni (fori al margine laterale destro senza pregiudizio del testo).
4 pagine (1 bianca).
Lettera d'epoca, originale, autentica.
NOTA DEL REDATTORE:
Traut Streiff Faggioni, all'anagrafe Maria Traut Streiff (1910 - 1994), è stata una danzatrice, docente e coreografa italiana. Insegnò all'istituto musicale Zanella a Genova dal 1931 al 1942 ed occasionalmente presso l'Istituto dei Ciechi e dei Sordomuti. Fu anche ballerina solista al Teatro Margherita di Genova e, nel 1940, per il Centenario della morte di Niccolò Paganini al Carlo Felice, in occasione della Settimana Vivaldiana al Teatro dei Rinnovati e a Palazzo Chigi a Siena, ed al Teatro delle Arti di Roma. In questo periodo, inoltre, collaborò in teatro con Anton Giulio Bragaglia.
Anton Giulio Bragaglia (1890 - 1960) è stato un regista, critico cinematografico e saggista italiano. Assieme ai fratelli Arturo e Carlo Ludovico si dedica alla sperimentazione di tecniche innovative fotografiche e cinefotografiche, concentrandosi soprattutto sulla fotodinamica, avvalendosi anche del contributo economico del movimento Futurista ed in particolare di Marinetti.