1939 PNF Ciano e Generali a Madrid *Caudillo Franchismo

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16 luglio 1939, Madrid
S.E. Ciano assiste ad una rivista all'aeroporto di Madrid

Immagine di gruppo, con gerarchi e generali franchisti.

Istituto Nazionale Luce

Vera fotografia d'epoca, originale, autentica.
E' presente il timbro datario e la nota dattiloscritta di contestualizzazione.

In buone condizioni, ma con uno strappo al margine destro (come da scansione).
Di tale circostanza si è naturalmente tenuto conto nella determinazione del prezzo.

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Note: Franco fu un nazionalista ad oltranza ed un anticomunista, con una concezione rigida e conservatrice della religione e una visione chiara della storia della Spagna. Secondo la sua interpretazione i secoli passati erano stati dominati dalla lotta perenne tra forze tradizionali, religiose e patriottiche, e altre antinazionali legate alla Massoneria. In seguito al successo elettorale del Fronte popolare, il 19 febbraio 1936, Franco venne allontanato dal paese ed inviato nelle isole Canarie. Quando la Repubblica intraprese misure politiche a carattere fortemente sociale, volte a sostenere circa quattro milioni di poveri contadini e braccianti agricoli ridotti alla fame dal precedente governo di centro-destra, accompagnate da una serie di proposte tese ad impedire l'ingerenza della Chiesa nella vita della Repubblica, le correnti di dissenso legate alle alte sfere ecclesiastiche e agrarie esplosero violentemente.
Quando José Calvo Sotelo fu fucilato dai repubblicani, Franco si unì quindi ad un gruppo di generali, guidati da José Sanjurjo e Emilio Mola, con cui preparò l'Alzamiento del 18 luglio 1936. Franco era alla guida dell'esercito di ribelli che entrò in Spagna sbarcando dal Marocco. Il 24 luglio fu nominato membro della giunta militare e divenne comandante delle forze nazionaliste del Sud. Il 29 settembre, dopo la morte del generale Sanjurjo, fu ufficialmente dichiarato Generalísimo de los ejércitos de Tierra, Mar y Aire. Il 3 ottobre 1936 fu nominato capo dello Stato e, dopo la morte di Mola, il 30 gennaio 1938 divenne anche capo del governo.
Una sanguinosa guerra civile nella quale fu sostenuto dalla Germania nazista e dall'Italia fascista proseguì per tre anni, vinta la quale, nell'aprile 1939, il Generalísimo assunse la guida definitiva della Spagna, instaurando un regime dittatoriale di stampo fascista che scatenò una fortissima repressione.
Nel 1940 Franco si incontrò con Hitler a Hendaye e l'anno seguente con Mussolini a Bordighera, ma nonostante le pressioni di tedeschi e italiani, scelse di mantenere la Spagna neutrale e decise solo di inviare volontari contro l'Unione Sovietica (la cosiddetta "División Azul"). Secondo lo storico Pere Ferrer, la neutralità spagnola fu in realtà ottenuta dalla diplomazia inglese a suon di milioni di dollari.

 

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16 luglio 1939, Madrid
S.E. Ciano assiste ad una rivista all'aeroporto di Madrid

Immagine di gruppo, con gerarchi e generali franchisti.

Istituto Nazionale Luce

Vera fotografia d'epoca, originale, autentica.
E' presente il timbro datario e la nota dattiloscritta di contestualizzazione.

In buone condizioni, ma con uno strappo al margine destro (come da scansione).
Di tale circostanza si è naturalmente tenuto conto nella determinazione del prezzo.

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Note: Franco fu un nazionalista ad oltranza ed un anticomunista, con una concezione rigida e conservatrice della religione e una visione chiara della storia della Spagna. Secondo la sua interpretazione i secoli passati erano stati dominati dalla lotta perenne tra forze tradizionali, religiose e patriottiche, e altre antinazionali legate alla Massoneria. In seguito al successo elettorale del Fronte popolare, il 19 febbraio 1936, Franco venne allontanato dal paese ed inviato nelle isole Canarie. Quando la Repubblica intraprese misure politiche a carattere fortemente sociale, volte a sostenere circa quattro milioni di poveri contadini e braccianti agricoli ridotti alla fame dal precedente governo di centro-destra, accompagnate da una serie di proposte tese ad impedire l'ingerenza della Chiesa nella vita della Repubblica, le correnti di dissenso legate alle alte sfere ecclesiastiche e agrarie esplosero violentemente.
Quando José Calvo Sotelo fu fucilato dai repubblicani, Franco si unì quindi ad un gruppo di generali, guidati da José Sanjurjo e Emilio Mola, con cui preparò l'Alzamiento del 18 luglio 1936. Franco era alla guida dell'esercito di ribelli che entrò in Spagna sbarcando dal Marocco. Il 24 luglio fu nominato membro della giunta militare e divenne comandante delle forze nazionaliste del Sud. Il 29 settembre, dopo la morte del generale Sanjurjo, fu ufficialmente dichiarato Generalísimo de los ejércitos de Tierra, Mar y Aire. Il 3 ottobre 1936 fu nominato capo dello Stato e, dopo la morte di Mola, il 30 gennaio 1938 divenne anche capo del governo.
Una sanguinosa guerra civile nella quale fu sostenuto dalla Germania nazista e dall'Italia fascista proseguì per tre anni, vinta la quale, nell'aprile 1939, il Generalísimo assunse la guida definitiva della Spagna, instaurando un regime dittatoriale di stampo fascista che scatenò una fortissima repressione.
Nel 1940 Franco si incontrò con Hitler a Hendaye e l'anno seguente con Mussolini a Bordighera, ma nonostante le pressioni di tedeschi e italiani, scelse di mantenere la Spagna neutrale e decise solo di inviare volontari contro l'Unione Sovietica (la cosiddetta "División Azul"). Secondo lo storico Pere Ferrer, la neutralità spagnola fu in realtà ottenuta dalla diplomazia inglese a suon di milioni di dollari.