1955 circa Biglietto autografo on. Giovanni SPAGNOLLI

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1955 circa

AUTOGRAFO DI GIOVANNI SPAGNOLLI

Biglietto da visita di Giovanni Spagnolli, all'epoca Sottosegretario di Stato per il Commercio con l'Estero, poi Presidente del Senato (dal 1973 al 1976), con messaggio di saluto autografo.

In buone condizioni.

Autografo d'epoca, originale, autentico.


NOTA DEL REDATTORE:

Giovanni Spagnolli (1907 1984) è stato un politico italiano, presidente del Senato dal 1973 al 1976. Profugo con la famiglia (originaria di Isera) a Dornbirn, nel Vorarlberg durante la Grande Guerra, torna nella sua città dopo il 1918, per completarvi gli studi fino al termine del Liceo. A 19 anni, per l'università sceglie Milano, convinto che questo "salto dalla provincia" possa giovare al suo futuro: consegue due Lauree e Agostino Gemelli lo trattiene come Vice-Segretario Amministrativo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. La ditta Feltrinelli legnami, con molti contatti in Trentino, lo chiama a sua volta come Amministratore. Negli anni della Resistenza si occupa in Brianza e a Milano di scuotere le coscienze ed organizzare le file del nuovo partito della Democrazia Cristiana, di cui diventa Segretario milanese. Collabora da Roma alla ricostruzione dell'Italia attraverso i piani dell'UNRRA-CAASAS per dare nuove case a milioni di senza tetto. Dal 1953 per 23 anni è eletto parlamentare nel Collegio di Rovereto e dal 1974 al 1976 ricopre la carica di Presidente del Senato (il primo Alpino in quella posizione[1]). Lascia la vita politica nel 1976 per occuparsi ancora con entusiasmo del CAI e di problematiche di volontariato internazionale. Muore colpito da ictus nel 1984.

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1955 circa

AUTOGRAFO DI GIOVANNI SPAGNOLLI

Biglietto da visita di Giovanni Spagnolli, all'epoca Sottosegretario di Stato per il Commercio con l'Estero, poi Presidente del Senato (dal 1973 al 1976), con messaggio di saluto autografo.

In buone condizioni.

Autografo d'epoca, originale, autentico.


NOTA DEL REDATTORE:

Giovanni Spagnolli (1907 1984) è stato un politico italiano, presidente del Senato dal 1973 al 1976. Profugo con la famiglia (originaria di Isera) a Dornbirn, nel Vorarlberg durante la Grande Guerra, torna nella sua città dopo il 1918, per completarvi gli studi fino al termine del Liceo. A 19 anni, per l'università sceglie Milano, convinto che questo "salto dalla provincia" possa giovare al suo futuro: consegue due Lauree e Agostino Gemelli lo trattiene come Vice-Segretario Amministrativo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. La ditta Feltrinelli legnami, con molti contatti in Trentino, lo chiama a sua volta come Amministratore. Negli anni della Resistenza si occupa in Brianza e a Milano di scuotere le coscienze ed organizzare le file del nuovo partito della Democrazia Cristiana, di cui diventa Segretario milanese. Collabora da Roma alla ricostruzione dell'Italia attraverso i piani dell'UNRRA-CAASAS per dare nuove case a milioni di senza tetto. Dal 1953 per 23 anni è eletto parlamentare nel Collegio di Rovereto e dal 1974 al 1976 ricopre la carica di Presidente del Senato (il primo Alpino in quella posizione[1]). Lascia la vita politica nel 1976 per occuparsi ancora con entusiasmo del CAI e di problematiche di volontariato internazionale. Muore colpito da ictus nel 1984.