1960 ca LONDON Italian Embassy VITTORIO ZOPPI ad Aurelia CECCONI AUTOGRAFO

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C-095344
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1960 ca
ITALIAN EMBASSY
LONDRA

VITTORIO ZOPPI RINGRAZIA AURELIA CECCONI
Autografo

Lettera interamente autografa del noto diplomatico Vittorio Zoppi ad Aurelia Cecconi, studiosa e intellettuale che all'epoca lavorava presso l'Istituto Italiano di Cultura di Barcellona:
"... Ho avuto il Suo articolo e la ringrazio. Se non La ho ringraziata prima è anche un po' per Sia colpa perché Lei non mette mai l'indirizzo...".
Lettera con busta non viaggiata.

In buone condizioni (piegature d'epoca).
2 facciate

Lettera d'epoca, originale, autentica.

NOTA BIOGRAFICA
Vittorio Zoppi (Novara, 23 febbraio 1898 - Roma, 1967) è stato un diplomatico italiano, Segretario generale del Ministero degli Esteri dal 1948 al 1954.
Con la scomparsa di Sforza (1952) e De Gasperi (1954) e l'avvento al governo di Mario Scelba, Vittorio Zoppi, il 6 dicembre 1954, fu sollevato dall'incarico di Segretario generale del Ministero degli Esteri e destinato a Londra, come ambasciatore (1955-61). Successivamente, e sino al 1964 ha svolto il ruolo di rappresentante permanente per l'Italia a New York presso le Nazioni Unite.

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Description
1960 ca
ITALIAN EMBASSY
LONDRA

VITTORIO ZOPPI RINGRAZIA AURELIA CECCONI
Autografo

Lettera interamente autografa del noto diplomatico Vittorio Zoppi ad Aurelia Cecconi, studiosa e intellettuale che all'epoca lavorava presso l'Istituto Italiano di Cultura di Barcellona:
"... Ho avuto il Suo articolo e la ringrazio. Se non La ho ringraziata prima è anche un po' per Sia colpa perché Lei non mette mai l'indirizzo...".
Lettera con busta non viaggiata.

In buone condizioni (piegature d'epoca).
2 facciate

Lettera d'epoca, originale, autentica.

NOTA BIOGRAFICA
Vittorio Zoppi (Novara, 23 febbraio 1898 - Roma, 1967) è stato un diplomatico italiano, Segretario generale del Ministero degli Esteri dal 1948 al 1954.
Con la scomparsa di Sforza (1952) e De Gasperi (1954) e l'avvento al governo di Mario Scelba, Vittorio Zoppi, il 6 dicembre 1954, fu sollevato dall'incarico di Segretario generale del Ministero degli Esteri e destinato a Londra, come ambasciatore (1955-61). Successivamente, e sino al 1964 ha svolto il ruolo di rappresentante permanente per l'Italia a New York presso le Nazioni Unite.