1938 CANAZEI (TN) Strada Dolomiti *Cartolina moglie Claudio Cesare SECCHI

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C-095409
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1938
CANAZEI (TN)

STRADA DELLE DOLOMITI

Cartolina inviata al noto studioso Claudio Cesare Secchi dalla moglie, con messaggio di contenuto personale.

In mediocri condizioni (ingiallimento e piegatura angolare).

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, FG, VG.

NOTA BIOGRAFICA
CLAUDIO CESARE SECCHI (Milano 29 agosto 1897 - Milano 17 agosto 1981).
Cattolico interventista, partì volontario a 18 anni per la prima guerra mondiale, nel Genio pontieri, conseguendo una medaglia di bronzo al valore.
Ripresi gli studi dopo la smobilitazione, si laureò in lettere classiche all'Accademia scientifico-letteraria di Milano nel 1920, specializzandosi poi in filologia classica.
Professore incaricato di materie letterarie al ginnasio del Liceo A. Manzoni di Milano dal 1920 al 1922, nel 1923 passò a insegnare latino e greco nel Liceo Beccaria e dal 1925 lettere alla civica Scuola superiore femminile A. Manzoni, sempre a Milano, dove rimase fino al 1940. Dal 1926 al 1930 fu anche assistente volontario di lingua e letteratura latina all'Università cattolica del Sacro Cuore.
Brevemente richiamato alle armi per la seconda guerra mondiale, come capitano del Genio, ritornò nel 1941 alla Scuola superiore femminile, come preside, fino al 1945.
Segretario dal 1945 del Centro nazionale di studi manzoniani di Milano, ne divenne poi direttore e, per molti anni fino alla morte, presidente.
All'interno dell'Associazione italiana biblioteche, di cui fu socio dal 1957, venne eletto presidente della Sezione Lombardia per quattro mandati consecutivi, dal 1961 al 1972, e membro del Collegio dei probiviri dal 1964 al 1969.
Studioso appassionato del Manzoni, a cui dedicò numerosissimi scritti anche divulgativi, pubblicò inoltre studi di letteratura italiana, soprattutto dell'Ottocento, di letterature classiche e di storia di Milano, con particolare attenzione alle istituzioni ecclesiastiche. Collaborò a numerose riviste e giornali, fra i quali «L'osservatore romano». Fu inoltre presidente della Società storica lombarda, socio corrispondente dell'Arcadia e di altre accademie, membro della Giunta diocesana di Milano, medaglia d'oro del Ministero della pubblica istruzione e del Comune di Milano come benemerito della cultura.


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1938
CANAZEI (TN)

STRADA DELLE DOLOMITI

Cartolina inviata al noto studioso Claudio Cesare Secchi dalla moglie, con messaggio di contenuto personale.

In mediocri condizioni (ingiallimento e piegatura angolare).

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, FG, VG.

NOTA BIOGRAFICA
CLAUDIO CESARE SECCHI (Milano 29 agosto 1897 - Milano 17 agosto 1981).
Cattolico interventista, partì volontario a 18 anni per la prima guerra mondiale, nel Genio pontieri, conseguendo una medaglia di bronzo al valore.
Ripresi gli studi dopo la smobilitazione, si laureò in lettere classiche all'Accademia scientifico-letteraria di Milano nel 1920, specializzandosi poi in filologia classica.
Professore incaricato di materie letterarie al ginnasio del Liceo A. Manzoni di Milano dal 1920 al 1922, nel 1923 passò a insegnare latino e greco nel Liceo Beccaria e dal 1925 lettere alla civica Scuola superiore femminile A. Manzoni, sempre a Milano, dove rimase fino al 1940. Dal 1926 al 1930 fu anche assistente volontario di lingua e letteratura latina all'Università cattolica del Sacro Cuore.
Brevemente richiamato alle armi per la seconda guerra mondiale, come capitano del Genio, ritornò nel 1941 alla Scuola superiore femminile, come preside, fino al 1945.
Segretario dal 1945 del Centro nazionale di studi manzoniani di Milano, ne divenne poi direttore e, per molti anni fino alla morte, presidente.
All'interno dell'Associazione italiana biblioteche, di cui fu socio dal 1957, venne eletto presidente della Sezione Lombardia per quattro mandati consecutivi, dal 1961 al 1972, e membro del Collegio dei probiviri dal 1964 al 1969.
Studioso appassionato del Manzoni, a cui dedicò numerosissimi scritti anche divulgativi, pubblicò inoltre studi di letteratura italiana, soprattutto dell'Ottocento, di letterature classiche e di storia di Milano, con particolare attenzione alle istituzioni ecclesiastiche. Collaborò a numerose riviste e giornali, fra i quali «L'osservatore romano». Fu inoltre presidente della Società storica lombarda, socio corrispondente dell'Arcadia e di altre accademie, membro della Giunta diocesana di Milano, medaglia d'oro del Ministero della pubblica istruzione e del Comune di Milano come benemerito della cultura.