1938 Vittorio Enzo ALFIERI in visita con Mario SEGRE

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1938
MILANO

VITTORIO ENZO ALFIERI ANNUNCIA VISITA A LAZZERI
Autografo

Cartolina postale interamente autografa del filosofo Vittorio Enzo Alfieri indirizzata allo scrittore e antifascista Gerolamo Lazzeri, cui annuncia una visita con la moglie e con Segre (probabilmente il prof. ed epigrafista Mario Segre, morto ad Auschwitz nel 1944):
``…dimmi dunque se possiamo io, mia moglie e Segre (senza moglie), venire a Masnago domenica..''.
Cartolina postale viaggiata.

Autografo di Vittorio Enzo Alfieri.

In buone condizioni.
Bifacciale.

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica.

Nota del contestualizzatore:
Vittorio Enzo Alfieri, allievo di Benedetto Croce, è stato filosofo, accademico e liberale. Nato a Parma fu costretto a seguito delle persecuzioni fasciste a trovare rifugio a Milano, citta' che non ha piu' lasciato. Fu sospettato, assieme a Gerolamo Lazzeri, di aver partecipato al fallito attentato al re che nell'aprile del 1928 a Milano portò allo scoppio di una bomba all' ingresso della Fiera; con lui, vennero portati nel carcere di San Vittore Ugo La Malfa, Umberto Segre, Mario Vinciguerra. Dopo la guerra insegnò alla facolta' di Lingue della Bocconi.

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1938
MILANO

VITTORIO ENZO ALFIERI ANNUNCIA VISITA A LAZZERI
Autografo

Cartolina postale interamente autografa del filosofo Vittorio Enzo Alfieri indirizzata allo scrittore e antifascista Gerolamo Lazzeri, cui annuncia una visita con la moglie e con Segre (probabilmente il prof. ed epigrafista Mario Segre, morto ad Auschwitz nel 1944):
``…dimmi dunque se possiamo io, mia moglie e Segre (senza moglie), venire a Masnago domenica..''.
Cartolina postale viaggiata.

Autografo di Vittorio Enzo Alfieri.

In buone condizioni.
Bifacciale.

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica.

Nota del contestualizzatore:
Vittorio Enzo Alfieri, allievo di Benedetto Croce, è stato filosofo, accademico e liberale. Nato a Parma fu costretto a seguito delle persecuzioni fasciste a trovare rifugio a Milano, citta' che non ha piu' lasciato. Fu sospettato, assieme a Gerolamo Lazzeri, di aver partecipato al fallito attentato al re che nell'aprile del 1928 a Milano portò allo scoppio di una bomba all' ingresso della Fiera; con lui, vennero portati nel carcere di San Vittore Ugo La Malfa, Umberto Segre, Mario Vinciguerra. Dopo la guerra insegnò alla facolta' di Lingue della Bocconi.